Il Maestro Cav. Silvano Marcalli, una vita in musica

 

Silvano Marcalli inizia il suo cammino nel mondo della musica all’età di 11 anni, quando la direzione della banda era affidata al maestro Luigi Lucchesi, in proposito racconta: “Ad imparare musica andavo nella bottega artigianale del “Verdi”, che faceva il calzolaio; quando arrivavo  si faceva spazio sul banchetto delle scarpe e messo il “Bona” (il metodo per imparare il solfeggio) sopra il tavolo, iniziava la mia lezione. Non era fissato un giorno preciso per le lezioni allora io cercavo di andare quasi tutti i giorni.”

Silvano prima di approdare alla direzione della banda è stato un suo componente come clarinettista. La scelta del clarinetto fu consigliato dal maestro Luigi, infatti Silvano racconta: “ io volevo prendere il genis, (un tipo di flicorno), ma il Verdi mi regalò un clarinetto, penso che mi suggerì proprio quello strumento perché a quel tempo, in effetti,  nell’organico della banda scarseggiavano proprio i clarinetti”. Un’importante figura che appare nei ricordi di Silvano è quella del “bidello”, ossia l’incaricato di comunicare a tutti i componenti della banda gli orari delle prove e gli appuntamenti a cui doveva prestare servizio la banda. Un compito non del tutto facile come ci riporta Silvano: “Oltre ad imparare e suonare musica avevo la mansione anche di bidello. Andavo di casa in casa d’ogni musicante a portare i messaggi, nel paese era cosa facile, ma andare nelle case sparse in campagna era più disagevole, perché si doveva andare a piedi e ancora non esisteva il telefono. La paga per la mia prestazione di bidello era di 500 lire all’  anno, che mi venivano pagate puntualmente dal Segretario Sebusiani”

Durante il periodo in cui a Castiglione furono Maestri di musica della nostra banda, Amelio Giuntini, Ugo Berti e Luigi Lucchesi, Silvano ne fu sempre un ottimo aiuto e spesso sostituiva il Maestro e dirigeva la Banda non solo alle prove ma anche durante le uscite e i Servizi; in quelle occasioni era lui a prendere la bacchetta e dirigere con piena diligenza e capacità. Inoltre, ben prima di diventare maestro dell’Alpina, Silvano, nonostante la giovane età, già insegnava la musica facendo lezione a casa propria ai paesani che volevano imparare a suonare ed entrare in banda; solo nei primi anni ’80 partirono ufficialmente i corsi di musica per ragazzi, che si tenevano nella sala musica e che furono ovviamente affidati alla sua capacità ed esperienza. Oggi possiamo dire che tutti, o quasi, gli attuali componenti della banda, hanno imparato a suonare grazie ai preziosi insegnamenti dell’instancabile Silvano. 

 

Il maestro Marcalli ha l’occasione di dirigere per la prima volta una banda nel 1977 a Pieve Fosciana: “ricordo che il presidente del corpo musicale di Pieve Giovanetti Eraldo, mi chiamò a dirigere la sua banda in quanto il Maestro Tortelli Massimo era indisposto, causa malattia. Grazie alla stima rivolta nei miei confronti dai musicanti riuscii così a dirigere il piccolo concerto per la festa della Libertà.”

Nel 1980, assieme a Fabrizio Pieroni, frequenta il Corso per ottenere il diploma di Direttore di Banda a Lucca: il corso era diretto dal Maestro Angelo Massini e dopo aver eseguito brillantemente la prova, Silvano e Fabrizio vengono entrambi diplomati. Nello  stesso anno, il 1980, il Consiglio della Banda, conoscendo bene le sue doti e capacità, con fiducia elegge Silvano Maestro della Banda di Castiglione, fiducia alla quale mai è venuto meno.

Contemporaneamente, mancando il Maestro alla Banda del Sillico, Silvano ne fu per numerosi anni Direttore, sostituito poi dal bravo Pieroni Fabrizio; Silvano da allora è rimasto nella banda del Sillico come suonatore di clarino, portando con sè anche altri musicanti della banda di Castiglione, a dare aiuto e sostegno ad una banda che in alcuni periodi soffriva di mancanza di musicanti. Tra i vari meriti del maestro Marcalli infatti, dobbiamo annoverare anche quello di aver suonato in numerose altre bande della Garfagnana, tra cui Pieve Fosciana, Sillicagnana, Sillico ecc. portando sempre con sé un nutrito gruppo di musicanti, grazie alla sua innata capacità di coinvolgimento e al suo entusiasmo nel far crescere la tradizione delle bande nel nostro territorio. Silvano infatti non ha mai fatto mancare il proprio sostegno anche alle altre bande, andando oltre il campanilismo e la sana competizione che hanno sempre contraddistinto la tradizione bandistica della Garfagnana. Sempre in quel tempo, Silvano diviene figura fondamentale nella valorizzazione della Fanfara degli Alpini in congedo, diventandone, proprio nel 1980, direttore: ancora oggi dirige con grande passione la Fanfara degli Alpini e ancora una volta, a dimostrazione della encomiabile capacità di coinvolgimento di Silvano, un folto gruppo di elementi della Fanfara proviene proprio dalla banda di Castiglione.

  • Serata dei festeggiamenti per la nomina a Cavaliere

Nel corso della lunga esperienza nel mondo della musica i momenti che Silvano ricorda con molta emozione sono il giorno in cui ha ricevuto “la nota d’oro”, riconoscimento inaspettato conferitogli dalla Comunità Montana della Garfagnana, e i festeggiamenti per i 25 anni come direttore della Filarmonica Alpina di Castiglione nel 2005, suggellati dal dono di una bacchetta d’argento: in quell’occasione le parole di stima e di affetto sono arrivate dai rappresentanti dell’Anbima, dai Presidenti e maestri delle bande della Garfagnana, dalla Fanfara degli Alpini, dalle istituzioni. Tutti concordi nel ribadire quale persona speciale sia Silvano, dotato di passione ed energia degne di un vero “trascinatore”, virtù  che in questi anni sono stati fondamentali per la banda di Castiglione, per le altre bande e per l’intera tradizione musicale bandistica della nostra terra. A lui gli ulteriori meriti per essere stato tra i più attivi promotori della tradizione dei “Raduni Bandistici” in Garfagnana e dell’organizzazione dei corsi per Maestri e Capo Banda che ormai da alcuni anni si svolgono a Castiglione ed altri comuni, grazie al prezioso contributo della Comunità Montana. Il notevole impegno che Silvano da anni dedica alle attività della banda è ricompensato come lui stesso afferma dalle soddisfazioni che regalano gli stessi musicanti: “è sempre molto emozionante e gratificante vedere come gli allievi riescano ad imparare velocemente e alle volte diventare veramente molto bravi.” Inoltre afferma: “durante tutti questi anni in banda, prima come musicante poi come maestro, lo spirito della Filarmonica Alpina non è cambiato. La banda è sempre presente per festeggiare, per rendere più solenni le processioni, per commemorare. Forse in passato c’era un maggiore attaccamento da parte dei musicanti al corpo musicale, oggi ci sono più svaghi, una volta si andava alla musica per uscire di casa, e non era importante se si suonava bene o male. Adesso è diverso, i musicanti sono più bravi e il pubblico è più attento. In generale c’è un livello di preparazione più alto ed è importante suonare bene.”

Silvano a proposito della sua lunga esperienza nel mondo della banda conclude affermando: “La musica mi ha dato grandi soddisfazioni. Quando sono con la mia banda riesco a staccare dalla frenesia della vita, riesco a trovare serenità”

E’ probabilmente questo il grande segreto che ha permesso al maestro Marcalli di trascorrere 60 anni con la musica e di essere sempre così “energico”. A riconoscimento dei meriti di Silvano in tutti questi anni, è arrivata nel 2010 la nomina a Cavaliere della Repubblica, richiesta e voluta dai rappresentanti delle istituzioni, dall’Amministrazione Comunale, dalla Comunità Montana, dalla Filarmonica Alpina e associazioni paesane e da tutte le altre bande e istituzioni bandistiche del territorio.